La rimozione atossica

 LA RIMOZIONE ATOSSICA DELL’AMALGAMA

 

Come rimuovere le otturazioni in amalgama d’argento senza riceverne effetti negativi (intossicazione da mercurio) ?

In uno studio dentistico “OLISTICO”, cioè in un team di lavoro che guarda al corpo umano nel suo complesso e tiene in grande considerazione gli effetti e le conseguenze relative alla rimozione delle otturazioni suddette, si pone estrema attenzione a ciò che rappresenta lo scopo finale di tale atto medico: rimuovere l’amalgama riducendo il più possibile lo sviluppo di vapori di mercurio nonché “chelare” quello ancora presente negli organi interni.
Gli strumenti e le metodiche basilari per raggiungere l’obiettivo sono i seguenti:
1) Diga di gomma viola (spessa)
2) Fresa in carburo di tungsteno (nuova ad ogni rimozione di amalgama)
3) Doppio aspiratore chirurgico (a meno di 1 cm. dall’amalgama)
4) Rimozione, con disincastonatura in pezzi più possibili
5) Abbondante irrigazione d’acqua de-ionizzata
6) copertura del volto, dei capelli e degli occhi del paziente
7) soluzione di argento colloidale “a fiumi”
8) tubicini nasali con ossigeno (o aria) per il paziente.
 L’uso di tali accorgimenti permette di risolvere la stragrande maggioranza del lavoro, circa 80/90 percento. E’ necessario peraltro, mettere in atto i mezzi di protezione individuali degli operatori e la fornitura d’aria per entrambi ( pazienti e team odontoiatrico).
Bisogna tenere presente, parlando di rimozione terapeutica dell’amalgama, che una intossicazione acuta da Hg (mercurio), prodotta dalla vaporizzazione dell’amalgama dentale rimossa può andare a sommarsi all’intossicazione cronica prodotta dalle micro-dosi rilasciate nel corso degli anni dalle stesse otturazioni presenti nella bocca. Tutto ciò non è di beneficio in nessun caso e può, anzi, risultare addirittura devastante in un certo numero di pazienti già particolarmente intossicati, come evidenziato in Medicina Omotossicologica. Pertanto, prerequisito per qualsiasi intervento, è la lettura da parte del paziente dei protocolli di rimozione protetta che possono essere illustrati direttamente in studio, dietro richiesta del paziente stesso.